Autore: Anton Antonov
Zeno Zonato è un giovane disoccupato che ha abbandonato la vocazione sacerdotale e, poi, interrotto definitivamente gli studi universitari. I genitori, onesti e laboriosi sottoproletari cattolici, si sentono delusi e traditi, e cacciano di casa il figlio che intanto, per ammazzare il tempo, comincia a fare attività volontaria per il Partito Comunista Italiano.
Zeno non ha ideali né principi morali. È spregiudicato e ambizioso senza limiti. Il suo sogno è diventare ricco e potente. E intuisce che può realizzare questo sogno facendo carriera nel più grande partito comunista dell’Occidente.
Per una serie di fortuite circostanze le sue aspettative si avverano oltre le previsioni. In breve tempo diviene segretario provinciale di Verona, poi deputato al parlamento nazionale e, infine, alto funzionario di Botteghe Oscure: l’uomo ombra del segretario generale del PCI.
Viene subito individuato e contattato dalla cia con la quale agevolmente, persino ai massimi livelli, intesse relazioni confidenziali e amichevoli. Relazioni che gli permettono di conoscere i protagonisti delle trame nere del terrorismo, che in quel tempo devasta e insaguina l’Italia: le stragi di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia, di Ustica e della stazione ferroviaria di Bologna; e gli assassini di Giangiacomo Feltrinelli, di Luigi Calabresi e di Aldo Moro.
Al tempo stesso, grazie alla sua relazione sentimemtale con la figlia del Residente del KGB a Roma, diventa confidente del controspionaggio sovietico, dal quale, a sua volta, riceve preziose informazioni che passa regolarmente ai suoi amici americani.
Introdotto dall’ambasciatore statunitense in Italia diviene il beniamino di Paul Marcinkus, il padre-padrone dello IOR, che si fa promotore della società Globe Trade, partecipata paritariamente dal Vaticano, dalla CIA e dal PCI. La società intermedia affari miliardari sia a Ovest che a Est, garanti gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Zeno in modo particolare cura le relazioni economiche e commerciali tra Mosca, Berlino, Praga e Roma, assistendo persino a un incontro segreto tra Boris El’cin e Giovanni Paolo II.
Zonato ormai scoppia di opulenza e arroganza e non lo sfiora neppure il pensiero che il suo doppio gioco possa essere scoperto. Nemmeno dopo la sua soffiata a danno di Aldrich Ames, mitico ufficiale della CIA che da molti anni è sul libro paga del KGB…
Dall’autore di Prospettiva Lenin,
un romanzo-rivelazione ricco di suspense,
tra cronistoria e Spy politica.
Un prontuario dei retroscena di misteri,
fatti e misfatti che hanno segnato la storia
dell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta.
Dalla Guerra Fredda alle stragi terroristiche,
dal crollo dell’Unione Sovietica al nuovo assetto geo-economico,
passando per l’intreccio di potere e interessi finanziari
tra PCI, KGB, CIA, IOR, SISMI e Vaticano.
Autore
Anton Antonov ha una formazione letteraria classica e scrive per diletto. Per una pura casualità abbandona la routine di professore di provincia trasferendosi a Mosca. Da allora si dedica all’attività finanziaria e bancaria, divenendo uno dei testimoni privilegiati del crollo dell’Unione Sovietica. Contemporaneamente coltiva la passione per la scrittura; studiando la letteratura italiana del Settecento e le relazioni culturali tra Italia e Russia riscopre l’attività letteraria e politica dell’abate Giambattista Casti – agente segreto austriaco operativo all’ambasciata asburgica presso la corte di Caterina II – di cui pubblica l’Epistolario inedito e l’edizione critica del Poema tartaro. Nel 2008 pubblica il romanzo Leninskij prospekt (Mosca, OLMA), edito in Italia da Feltrinelli con il titolo Prospettiva Lenin (2010).